La guerra esiste, è una verità indiscutibile. Le perdite esistono, umane e materiali irreparabili, che fino ad ora c’erano. In queste situazioni non si perdono solo le case o le attività (essenziali per la vita quotidiana di chi le abita). Anche il patrimonio culturale dell’umanità viene distrutto. Anche se ora il patrimonio digitale ha trovato una soluzione per ricostruire.
Ma non solo la guerra distrugge i monumenti, anche i fenomeni meteorologici sono un altro fattore di rischio. La ricchezza culturale che abbiamo è sotto attacco continuo.
In Medio Oriente, è la guerra che ha devastato un gran numero di luoghi pieni di cultura. Così, dall’Iran hanno proposto un progetto con l’obiettivo di digitalizzare il loro patrimonio e preservare le statue, i monumenti e gli edifici più antichi attraverso la stampa 3D.
L’iniziativa è stata realizzata dal Museo Nazionale Iraniano e dal Ministero della Scienza e della Tecnologia. Hanno selezionato una serie di monumenti antichi da restaurare.
Il processo sarà composto da due fasi:
La primera fase:
Consisterà nella creazione di modelli 3D dei monumenti o luoghi selezionati. Verrà utilizzata la fotogrammetria, un processo di scansione 3D basato sull’unione di immagini da diverse angolazioni. Pertanto il modello 3D digitale è più accurato.
La seconda fase:
Questo modello verrà stampato ed elaborato in modo che il suo aspetto sia identico al monumento reale.
L’Annuario 2017 di Acción Cultural Española (AC/E) ha analizzato come la tecnologia digitale ha salvato il patrimonio in numerose occasioni e come può continuare ad attrarre turisti.
Ad esempio, all’inizio di quest’anno si è appreso della demolizione di Casa Guzmán, un importante monumento del patrimonio architettonico spagnolo, da parte del famoso architetto Alejandro de la Sota. In questo caso sono stati scelti i loro asset digitali, scansionando tutti i loro fondi per cercare di ridurre il più possibile la perdita.
La Fondazione Factum Arte è dedicata al patrimonio digitale.
Salvano alcuni dei beni del patrimonio più prezioso del mondo. Per ottenere la trama di tessuti e bassorilievi hanno dovuto inventare uno scanner in grado di catturarli nel dettaglio. Grazie ad esso, possono stampare in 3D una superficie con lo stesso reticolo, spessore e gesto di sgorbia.
Su questo aderiscono una pelle elastica su cui è stampato il colore. In questo modo è stata riprodotta la tomba di Tutankhamon e ora si prevede di costruire il facsimile di Seti I.
Qualunque siano le ragioni per cui le costruzioni culturali sono danneggiate, il mondo della stampa 3D aiuterà la ricostruzione in modo facile, semplice ed economico.